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Nuovo Nome, Vecchia Illusione

Ho cambiato di nuovo nome al blog, e pure il sottotitolo. Credo che per quanto riguarda quest'ultimo sarà quello definitivo per parecchio tempo.
Il nome del blog invece sarà sicuramente cambiato di nuovo appena mi gira la luna.
"Diario di un Illuso" nasce dal fatto che oggi son tornato a casa con un pò di tristezza... sarà che la nonna di due miei cari amici è morta e non ho dimostrato di dispiacermi per il loro dolore... non ci godo ovviamente, ma son fatto così, "condoglianze" mi sembra una parola futile, si dice troppo spesso ormai, così come si dispensano "ciao" o "come stai?" per pura abitudine. Preferisco dichiararmi a completa disposizione delle persone che hanno subito il lutto, senza aggiungere altro, sono il tipo che preferisce il silenzio alle parole trite e ritrite, e questo spesso gli altri non lo capiscono.

Ma nonostante preferisca stare zitto, mi ha addolorato profondamente il silenzio del mio amico mentre mi riaccompagnava a casa. Non sono riuscito neanche a dirgli "lascia, vado a piedi, tanto son vicino". Abbiamo fatto tutto il viaggio in silenzio... 5 minuti, certo, ma senza fiatare. Pesante.
Eppure sento di aver fatto la cosa giusta. Non piacevole, ma giusta. Forse se avessi detto una delle cose che si dicono in questi casi mi sarei sentito meglio, ma i princìpi non si possono violare.
I princìpi sono le regole più importanti, quelle che stabiliamo da soli, quelle da seguire sempre. Se veniamo meno a queste regole, anche una sola volta, niente ci vieterà di farlo di nuovo.
Comunque, parlavo del nuovo titolo del blog.
Ho scelto "Diario di un Illuso" perchè un blog è effettivamente un diario, una raccolta di pensieri, esperienze e notizie varie. Ovviamente l'illuso del nome sarei io. Mi sento un illuso perchè vivo ogni giorno nelle illusioni, quelle che mi fanno sperare una cosa anche quando ormai è chiaro che non accadrà più, che quando mi danno del rincoglionito perchè mi son comprato l'xBox360 spendendo soldi che avrei potuto conservare mi fanno ricordare che la vita è la mia e me la gestisco io, le illusioni che mi raccontano la verità di frasi fatte come "C'è differenza tra vivere ed esistere" ed io voglio viverla, questa vita del cazzo. Voglio viverla nell'illusione che, per parafrasare Ligabue, devo pensare "solo alla salute, che c'è chi pensa a quello a cui non pensi tu", senza preoccuparmi eccessivamente di tutti i mali del mondo, senza preoccuparmi di un futuro più lontano di quel che farò domani, sperando che, alla fine di tutto, ci sarà un lieto fine anche per me.
Insomma, la mia illusione si chiama Speranza.
E non l'ho ancora abbandonata.
Non del tutto.

6 commenti:

D. ha detto...

Illuso !!!

Unknown ha detto...

Drì sei una persona d'oro per quel che poco che ti conosco! Mi piace il fatto che tu speri, anche io son così. Scrissi tempo fa un piccolo post dove parlavo della speranza. Un mese fa è morta mia nonna e bhè sono andata a vederla, aveva una cordoncina fra le mani nel caso si fosse risvegliata. Lei non era più qui ma la speranza ancora non era morta. Vorrei esserlo con tutta me stessa quel filo di speranza sempre! Ok non è da me scrivere queste cose, rimedio con un: http://www.youtube.com/watch?v=UX6e7sO1ss0

Unknown ha detto...

@Diz:
Beh, si, hai ragione ;)

@Mesic:
Bastarda, mi hai fatto scompisciare con questo video XD
Ti adoro!

Mi accorgo ora di non aver dato neanche un titolo a sto cazzo di post XD
Ero preso male ieri, eh? :P
Rimedio subito!

Anonimo ha detto...

In realtà sai che anche se trite e ritrite, fanno piacere? Un anno fa, al funerale della madre di un collega con cui ho un rapporto molto professionale e poco personale, gli ho fatto le condoglianze e l'ho abbracciato. Ero l'ultimo della triste fila di persone che lo avevano appena fatto ed è scoppiato in lacrime come un bambino. I piccoli gesti, se fatti da persone da cui non te li aspetti, valgono ancora più di quanto si pensi.

Unknown ha detto...

Aspetta, non dico che non faccia mai piacere che qualcuno ti dia le condoglianze. Dico solo che preferisco rispettare il dolore delle persone in lutto piuttosto che essere l'ennesima persona a portare le condoglianze.
Poi è ovvio che faccia piacere il gesto (i motivi ovviamente un pò meno...).
Resta il fatto comunque che non posso sentirmi autenticamente addolorato per la scomparsa di una persona che neanche conoscevo, il dispiacere che dimostro nasce dal fatto che alcune persone a me care hanno perso qualcuno caro a loro.
E' sempre il solito principio di "non fare agli altri ciò che non vuoi che gli altri facciano a te".
Se fossi al loro posto vorrei le persone care accanto a me, indubbiamente. Ma non vorrei che tutti mi ricordassero il dolore che provo.
Tutto qui :P
Poi non pretendo di essere capito, a volte faccio cose che io stesso non capisco. Questo però non è uno di quei casi, so perfettamente perchè mi sono comportanto così.

Black75 ha detto...

io sono un altro di quelli che non riesce a dire "condoglianze".

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