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Un tuffo nel passato - Parte IV: Varie

Eccoci, dopo vario tempo, alla quarta ed ultima puntata della mini-rubrica che ci ha portato indietro nel tempo, al periodo in cui senza preoccupazioni, ci gustavamo tutti i più bei cartoni animati di sempre: allora venite con me, per un altro Tuffo nel Passato, con alcuni cartoni che non rientrano nelle categorie gia viste di combattimenti, robottoni e demenziali.


Partiamo con uno dei migliori anti-eroi di sempre, ovvero di personaggi che per il loro ruolo dovrebbero ricoprire la parte del cattivo della serie, ed invece vengono eletti a protagonisti della serie, diventando simpatici e portando tutti a tifare per loro. Parlo di Lupin III, ladro professionista, che fugge per mezzo mondo  assieme al fido Jigen, il mitico Goemon e la bella di turno, Fujiko/Margot. Lupin è inseguito dal mitico Zenigata, ispettore dell'interpol tenace quanto sfortunato, che non riesce mai a tenerlo in prigione a lungo.
Ero indeciso se mettere questo cartone tra i demenziali, poi ho optato per metterlo tra i vari, visto che non sempre Lupin faceva il buffone e, anzi, a volte dava delle vere e proprie lezioni di vita.
La sigla migliore, tra tutte quelle create, è ovviamente quella passata alla storia come "La Fisarmonica".


Un altro cartone rimastoci dentro anche a distanza di anni vede l'attenzione della serie incentrata sulla pesca. E gia qui non serve fare altri giochetti, i più avranno gia capito che si tratta di Sampei, la cui trama è facilmente riassumibile nella frase "pescare tonni con gli stuzzicadenti". In realtà, Sampei va oltre questi meri stravolgimenti della fisica, e durante la serie scopriamo che il nostro piccolo pescatore va in giro per il mondo col suo maestro Pyoshin, un esperto pescatore a cui manca un occhio per un incidente d'infanzia. Pyoshin porta Sampei con lui per i suoi pellegrinaggi con la scusa di pescare in tutti i mari del mondo, ma in realtà persegue lo scopo di rintracciare il padre del suo discepolo, sparito anni orsono.
Nella serie sono presenze fisse anche il nonno Ippei, l'amica d'infanzia di Sampei, Yurin (e probabile fidanzata), ed il piccolo Shoji, che prende Sampei d'esempio. Storica la sigla finale, in cui il nostro piccolo pescatore balla con i pesci!


Parlando di stravolgimenti della fisica, ed includendo quelli dello spazio-tempo, non si può non citare il cartone animato di calcio più strampalato della storia: Holly & Benji.
La storia è presto detta: c'è un gruppo di ragazzini che amano il calcio, a cui si unisce il nuovo arrivato, Oliver Hutton, un attaccante prodigioso. Subito Holly si scontra col portiere più forte del circondario, Benjamin Price, battendolo. Così, la loro precedente rivalità diventa una grande amicizia, e la storia va avanti tra partite lunghe 6 giorni, fino a quando non diventano veri e propri idoli mondiali (nelle serie più recenti, si arriva addirittura ai mondiali di calcio!). Ecco la sigla...


Ciò che caratterizza maggiormente questo cartone è la presenza (o per meglio dire assenza) di leggi fisiche poco chiare... Fin dalle prime partite infatti scopriamo che i campi di calcio in cui giocano i nostri eroi presentano una curva terrestre molto accentuata, tale che da una porta non si riesce a vedere l'altra... Lessi tempo fa l'articolo di un ragazzo che non avendo niente di meglio da fare cercò di calcolare la dimensione dei campi di questo cartone animato, tirando fuori campi da 30km di lunghezza, e questo spiegherebbe perchè il cardiopatico Julian Ross non riuscirebbe mai a finire una partita... inoltre, prodezze acrobatiche come la famosa "Catapulta Infernale" dei gemellini Derrick, o il gesto atletico di Ed Warner (portiere rivale di Benji), che dopo un tuffo, spingendosi su un palo con i piedi, riusciva a raggiungere l'altro palo senza toccare terra, assumono proporzioni epiche. E non sto a citarvi i calcoli per stabilire la densità di un pallone che, calciato a ripetizione da Holly e Mark Lenders, in una puntata è stato capace di andare da porta a porta ben 3 volte, insaccandosi l'ultima... chissà, forse è vero che giocavano sulla Luna... vabbè godetevi questa canzone dei Gemboy, che spiega un pò di cose "strane" di questo cartone...


A proposito di Luna, mi vengono in mente alcuni cartoni ambientati nello spazio, o dal quale traggono origine. Ad esempio, ricordate il cartone del piccolo Chobin? un principe stellare caduto sulla Terra per sfuggire al malvagio Bruga(?). Non ricordo granchè di questo cartone, ma so per certo che la sigla mi piaceva un casino... e si che ne cambiano cose negli anni eh...


Si, di cartoni di cui non ricordo quasi niente è pieno il mondo, ma di ognuno, non capisco come, riesco a ricordare benissimo la sigla; questo è il caso de La Principessa Sapphire (passata alla storia come la Principessa Zaffiro... vabbè... siamo in italia...). La storia si evince molto precisamente dal testo della sigla: La principessa Sapphire, del regno di Silverland, con la magia dell'angelo Chi (o Gin, o chissà che altro nome aveva, purtroppo dalla canzone non si sente precisamente) come un uomo lotta e va. Praticamente la principessa, per partecipare alla guerra che incombe nel suo regno, si trasforma in un uomo con l'aiuto dell'angelo Chi (o come cacchio si chiama). La canzone ha un ritmo piuttosto lento, ma le percussioni ricordano simpaticamente il suono degli zoccoli di un cavallo... almeno, a sentirla senza vedere le immagini, questa è l'impressione... Più di ogni altra cosa, questo è stranamente l'unico cartone che mi fa pensare a mio padre, forse perchè da piccolo me ne cantava la sigla per farmi addormentare? 


Parlando di ninna nanne improvvisate, non posso non parlare di Ryu, Ragazzo delle Caverne: questo è un altro cartone antichissimo, sia per epoca di uscita che per la storia in sè. La trama, più bislacca di quanto può essere quella dei Flintstones, racconta di un'epoca in cui dinosauri e uomini coesistono. In questo periodo un giovane uomo, Ryu, perde la madre, rapita da un tirannosauro (O_o"). Ovviamente Ryu andrà alla ricerca della madre scomparsa, e sulla via incontrerà vari amici e dovrà affrontare parecchie sfide. Non chiedetemi però come va a finire, ne sono all'oscuro... forse Ryu ad un certo punto si accorge che se un T-Rex ti rapisce e non ti mangia sul posto è per darti in pasto ai suoi cuccioli... non so... quel che so però è che questa sigla mi dava la buona notte molto spesso.


Ultimo cartone la cui sigla solitamente veniva usata in casa mia per ninna nanne improvvisate è Dolce Remì, una serie che racconta le vicissitudini di uno sfigatissimo orfano, cresciuto tra cani e scimmie, e costretto a chiedere l'elemosina per sopravvivere. Non ricordo granchè di questo cartone, ma se non erro non aveva un gran bel finale... da quel poco che mi suggerisce la mente, infatti, ricordo che Remì la finiva come la piccola fiammiferaia... ma forse mi sbaglio.
Piuttosto, quel che ricordo bene è la sigla, e non la sua versione farlocca (Dolce Remì metti la mano qui... etc). Parlo di quella originale, che, come dicevo prima, mi veniva cantata da piccolo per farmi addormentare...


Tornando nello spazio, non posso non citare due grandi serie futuristiche scaturite dalla mano di Leiji Matsumoto, noto mangaka giapponese: Galaxy Express 999 e Capitan Harlock.
La storia di Harlock è presto detta: in un periodo di pace perenne, la Terra ha sviluppato un senso di apatia per tutto ciò che la circonda, e solo poche persone riescono a tenersene fuori. Così, quando un oggetto gigantesco precipita sulla Terra, Harlock indaga e scopre che si tratta di un attacco preventivo del pianeta Mazone, intenzionato a conquistare la Terra. Così Harlock si procura un'astronave che ricorda vagamente un veliero pirata, e parte per le profondità spaziali, dove affronterà un sacco di avventure meravigliose e pericolose per difendere il suo pianeta, che rimane all'oscuro dei suoi veri piani, e tenterà più volte di mettergli i bastoni fra le ruote.
Galaxy Express 999 invece racconta la storia di Tetsuro, un ragazzo rimasto solo dopo la morte della madre, causata dal conte meccanico. Tetsuro si mette così in viaggio, aiutato dalla misteriosa Maetel, per raggiungere il pianeta Andromeda e tenere fede all'ultimo desiderio di sua madre: procurarsi un corpo meccanico con cui vivere in eterno. Ma il viaggio con il Galaxy Express, l'unico treno spaziale che copre la tratta Terra-Andromeda, è lungo e faticoso. Tetsuro rischierà più volte la vita, ed imparerà un sacco di lezioni importanti... Assieme a Tetsuro, anche lo spettatore impara alcuni principi fondamentali della vita, e così credo di aver fatto anche io, guardando questo meraviglioso cartone, che porterò sempre nel cuore.
Ma bando alle ciance, e gustatevi entrambe le sigle!



Ambientato nel futuro, sto per presentarvi un altro cartone che ha contribuito parecchio alla mia infanzia. Si tratta di un cartone animato in cui la scoperta dell'energia solare ha portato ad una guerra di proporzioni mondiali, spazzando via quasi tutta la civiltà umana. I pochi sopravvissuti sono riuniti in due grandi società, separate tra loro da un vasto oceano. La prima società ha deciso di vivere in pace con la natura, ed abbandonata ogni tecnologia si è data all'agricoltura ed alla pastorizia; l'altra società è rimasta attaccata alle vecchie tecnologie, e sopravvive in una antica torre solare che ormai non produce più energia.
Tra queste due società c'è il piccolo ma fortissimo Conan, cresciuto in un'isola con l'anziano nonno. Conan non sa quasi niente del mondo esterno, e vive tranquillo nella sua piccola Isola Perduta, dedicandosi alla pesca. Un giorno, Conan trova sulla riva del mare un corpo, quello della piccola Lana. Lui ed il nonno se ne prendono cura, fino all'arrivo di un misterioso idrovolante con uomini vestiti di una strana tuta, che portano via Lana e feriscono mortalmente il povero nonno.
Qui inizia la vera avventura di Conan, che lascerà l'isola per salvare Lana, e incontrerà un sacco di personaggi particolari, alcuni dei quali diventeranno suoi amici, ed insieme combatteranno per un nuovo futuro di pace.
Composta da soli 24 episodi, ed ispirata dal romanzo The Incredible Tide, di Alexander Key, questa serie è carica di lezioni di vita, ed il suo ricordo ha un valore inestimabile per me.
Ve ne consiglio caldamente la visione, che reputo adatta a tutte le età, perchè tra scene simpatiche e al limite del ridicolo, c'è spazio anche per i sentimenti e le parti serie.


Ma lasciamo le ambientazioni futuristiche e buttiamoci nel passato. Più precisamente nell'antico giappone feudale, dove seguiamo le avventure dello Shogun Mitsukuni Mito, che viaggia sotto mentite spoglie, accompagnato da due guardie del corpo, dal nipotino e dal suo cane, nonchè da una ragazza che boh!
La struttura degli episodi è pressochè identica: il gruppo arriva in un villaggio, scopre qualche imbroglio od angheria ai danni dei poveri cittadini, e si ritrovano tutti coinvolti in un casino osceno. Alla fine poi lo shogun lancia la fascia della potenza all'enorme guardia del corpo, che sradica gli alberi e picchia la gente, fino a quando l'altro bodyguard non tira fuori il simbolo dello Shogun, al grido di "Inchinatevi al potere dello Shogun Mitsukuni Mito!!!". E tutti si arrendono.
Ricordo bene questo cartone, perchè il cosiddetto "simbolo dello Shogun" mi è rimasto impresso fin da piccolo, quando ero convintissimo che si trattasse di una saponetta con un fiore disegnato sopra... non chiedetemi perchè o percome fossi convinto di questo... sta di fatto che pure la sigla mi si è incisa indelebilmente in testa... Chambala!!!


Però, sebbene l'Invincibile Shogun sia uno dei più vecchi cartoni che ricordo, il primato del più vecchio a mia memoria spetta ad un altro cartone: Il fantastico mondo di Paul e Nina.
Trattasi di un cartone piuttosto lisergico e visionario, in cui Paul e Nina, due giovanotti innamorati, si ritrovano catapultati in vari mondi paralleli grazie al potere del piccolo Paku, l'orsacchiotto magico di Paul. Durante uno di questi viaggi però, la povera Nina viene rapita da Satana. E' così che parte l'avventura di Paul per salvare la sua amata, accompagnato da Paku, il cane Dombe (che nei mondi paralleli ottiene l'abilità di volare), ed armato solo del suo Yo-yo, reso magico da Paku.
Tutto in questo cartone animato grida ad uno stile grezzo, eppure rimane affascinante sia lo stile che la storia in sè. Inoltre, la sigla mi risveglia sempre un lato fanciullesco, proiettandomi nei ricordi dell'infanzia come Paku proiettava Paul e soci nei mondi paralleli... Buon ascolto!


Beh, questo conclude la serie del Tuffo nel Passato dedicata ai cartoni animati... e chissà che più avanti non possa recuperare questa miniserie di post, per far spazio a rievocazioni di telefilm o chissà che altro abbiamo conosciuto nella nostra infanzia!

14 commenti:

Black75 ha detto...

Ok, togliamo Remì, Il Fantastico Mondo di Paul, La Principessa Zaffiro e Chobin: tutto il resto è CA-PO-LA-VO-RO!!!!!
Ma più di tutto mi prende malissimo la sigla finale di Ryu, è come se mangiassi pane e marmellata intriso di lacrime di nostalgia!!!
Non si può...
Bravo bravo, continua a ripescare ciò che di bello abbiamo avuto e che i nostri figli non avranno mai! Almeno ogni tanto le si riapre queste cazzo di porte straimpolverate e disperse nei meandri della nostra memoria.
Memoria. E come dissero i 'Tallica (per adesso li cito spesso... mah!): "The memory remains"!!!

Unknown ha detto...

Black, se tu non fossi sposato con figli ed io non fossi impegnato, chiederei la tua mano :D
Mi sa che la rubrica "Un tuffo nel Passato" apparirà una tantum sul blogghe, riportando in auge, seppure per pochi istanti, tutte le glorie del passato con cui abbiamo avuto a che fare...
Viva i Metallica :D

diobrando74 ha detto...

@Black: il Fantastico Mondo di Paul è un CAPOLAVORO ASSOLUTO. Non capisci veramente UN CAZZO. :P

@Black, Driller: siete dei FROCI (o almeno così sentenzierebbe il buon Em1x).

Unknown ha detto...

Ok, Emix direbbe così, ma visto che è in vacanza, lascia gli Emixismi da parte :D
E cmq concordo con te, Il fantastico mondo di Paul è un cazzo di capolavoro!

Black75 ha detto...

muahhahahahahahaha!!!! io rilancio sul discorso matrimonio: NO! cazzo! l'ho già fatto una volta Drì!!! propongo la convivenza ed amen :D

Unknown ha detto...

Beh, il discorso è che le nostre compagne (ed i tuoi figli) non credo apprezzerebbero XD
Quindi meglio rimanere sull'amicizia ;)

diobrando74 ha detto...

..Return to Brokeback Mountain.

Black75 ha detto...

....'brando iccheccazzo di film ti guardi????? spero che tu frequenti dei cinema con i sedili in piombo! :P
....e Drì, no, sono scioccato, nenanche le ragazzine di oggi: che fai prima la mostri e poi non la dai???????

p.s. preso dalla nostalgia non ho detto nulla sul capolavoro dei Gem-Boy: MITO!

Unknown ha detto...

@Diobrando:
I cowboy erano veri uomini, non quelle versioni ciuciuciu e ciàciàcià alla Villag Pipol di quel filmaccio!!!

@Black:
Si, prima te la faccio odorare, poi te la nego XD
Mitici GemBoy cmq!!!

diobrando74 ha detto...

.."Versioni ciuciuciu e ciàciàcià"!?!? XD

Unknown ha detto...

Si... era un riferimento ai gusti sessuali dei cowboy di brokeback mountain... che poi diciamocelo onestamente: gia dal titolo si capiva che qualcuno li aveva il culo rotto... e non si tratta sicuramente della montagna!

Black75 ha detto...

Ah, ridimenticavo: Fujiko. ;P

Unknown ha detto...

Right, correggio subito :P

Molly M. ha detto...

Le so... tutteeeeee!!! Anche se "Dolce Remì" non la sopporto tutt'ora... Galaxy Express 999 della sigla ricordavo poco, il cartone è favoloso proprio come il manga! E mentre leggo questo post, coincindenza, indosso la maglia con la stampa di Fujiko XD

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