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Il senso dell'ingiustizia

Ti è capitato altre volte di soffrire, di essere deluso dagli altri.
Ti è gia capitato in passato, ma è una sensazione a cui non ci si può abituare. Per fortuna.

Stavolta è tornata Lei, con le sue manovre, con le sue bugie, con il suo carico di speranze puntualmente distrutte.
Stavolta è tornata Lei, ma non direttamente, no.
E' tornata nei panni di un conoscente, di un amico.

Una persona con cui, tempo addietro, hai condiviso storie e sensazioni. Gli hai raccontato, senza entrare nei dettagli, che ti vedevi con una ragazza, e che ovviamente c'era qualche problema. E quando lui ha detto lo stesso di una sua collega, ti è passato per la mente per più di un istante che si parlasse della stessa persona... tanto che hai dovuto dirlo, ma ovviamente non hai ottenuto risposta. E questo ti ha fatto costruire tanti castelli in aria...



... Castelli che non hai mai considerato... ma dopo che tra te e Lei è finita, hai continuato a chiederti come mai, cosa l'avesse spinta lontano da te, pur riconoscendo alcune tue colpe. Hai continuato a chiedertelo per qualche mese, poi un giorno ti sei svegliato con un'idea precisa in testa, dettata dalla stanchezza e dalla voglia di cambiare: "Sai che c'è?" ti sei chiesto. "Sai, da oggi non penserò più a Lei... tanto è finita, non si torna indietro..." e tu sai che anche se fosse possibile non lo faresti.

Così hai smesso di pensare a Lei, al perchè se ne è andata... ma a volte il suo ricordo si presenta di nuovo nella tua mente, e con un pò di panico lo scacci frettolosamente. E vivi meglio, devi ammetterlo, e talvolta riesci a nominarla senza distogliere lo sguardo dagli occhi del tuo interlocutore. Perchè giorno dopo giorno la dimentichi, e continuerai a farlo finchè ogni più piccola traccia del tuo sentimento sparirà.

Ma stavolta è tornata, indirettamente, nei panni di un tuo amico.
Ti ha contattato al telefono, con la voce cupa, quasi venisse da te a testa bassa, che gia ti faceva pensare qualcosa, ricordare le sensazioni provate quel giorno durante la vostra chiacchierata.
Senza indugi, te lo dice. Ti racconta di lui e Lei.
E tu... tu non dici niente.
Ascolti e basta.

Ti sei sempre chiesto come avresti potuto reagire se una persona ti avesse portato via l'amore. Ed ogni volta che te lo chiedevi, dicevi a te stesso che avresti sicuramente aggredito verbalmente, se non fisicamente, il suddetto ladro, avresti sfogato su di lui il dolore per la tua perdita.
Poi un giorno capita davvero, ti portano via l'amore, l'affetto di una persona speciale. E, come sempre succede, ti comporti diversamente da come ti sei sempre raccontato.

Non alzi la voce, non parli, non lo mandi a quel paese, non ti sfoghi.
O meglio, è lui che raccontandoti tutto ti fa sfogare, ti rende più leggero, ti leva quel peso che da tempo ti porti dentro e che per un pò di tempo avevi dimenticato.
Scopri il perchè, o almeno una parte di esso, e non puoi fare a meno di esserne contento.

Ma non sei contento quando scopri che quel che è successo a te si ripete ora per il tuo amico. Non fai di un male comune una gioia. E d'altronde perchè dovresti? Lui effettivamente ti ha portato via l'amore... ma è pur vero che Lei non si è mai dichiarata occupata, cosa che le é riuscita facile, perché la vostra era una storia clandestina, segreta. E questo, se non assolve del tutto lui, almeno divide la colpa. Ma è il fatto che lui si stia raccontando a te a renderlo meno colpevole, a farti pensare che una persona che commette un errore in buona fede non può essere condannato a priori. Almeno in questo caso.

Così a 8 giorni dalla fine dell'anno, hai scoperto per quale motivo Lei ti abbia dato il benservito quasi 6 mesi orsono... e tutto quel che provi è compassione per lui,  un senso di deja-vu che vi unisce, perchè in fondo avete vissuto la stessa situazione... con la stessa donna.
E rabbia, mista a disprezzo e pena, nei confronti di Lei.
Lei poteva essere più onesta con voi, e soprattutto con se stessa, evitare di raggirarvi con parole dolci e lussuriose promesse.

Ma anche volendo non riesci a parlare male di Lei, ed a malapena cerchi di mettere in guardia il tuo amico sui trucchi che Lei usa, trucchi che hai imparato a tue spese.
Così, quando chiudi il telefono e rifletti su quel che è appena successo, ti scontri con sentimenti contrastanti, ed alla fine della lotta mentale rimanete solo tu ed un grande, profondo senso di ingiustizia.

25 commenti:

D. ha detto...

oddio, un ménage à trois !

Unknown ha detto...

Un menage e basta...
Cioè, comunque è una storia vecchia di 6 mesi, ormai è passata... però quando è andato a posto l'ultimo pezzo del puzzle non ho potuto fare a meno di pensare che forse era meglio non sapere niente...

kurdt ha detto...

Bravo, bel post, e non lo dico spesso.

In ogni caso ti capisco bene amico.

kurdt ha detto...

Aggiungo che conosco anche la situazione di quando ti "portino via l'amore". Ma la racconterò a breve :)

Unknown ha detto...

Post particolarmente ispirato... forse è per quello che ti è piaciuto :P

D. ha detto...

leggendovi ragazzi sembra che noi donne siamo delle bestie calcolatrici :-)))

Unknown ha detto...

Beh, spero non sia così ovviamente... ma ora come ora non mi è capitato di avere esperienze che mi provassero il contrario...

D. ha detto...

è perché non mi hai conosciuta :-))) comunque ti rassicuro non è una questione di sesso, i bastardi(e) sono sia maschi che femmine...l'importante è di aver il fiuto per riconoscerle

Unknown ha detto...

Ma si, non dico mica che gli uomini son le vittime delle donne. Sono ben consapevole che gli stronzi ci sono ovunque, e sono sia maschi che femmine... ma la loro evoluzione permette loro di mimetizzarsi bene, e spesso ti accorgi solo alla fine di che tipo di persona si tratta...

Per quanto riguarda il conoscerti, son sicuro che tu non sei sicuramente una bestia calcolatrice ;)
O perlomeno, il tanto giusto :D

Maroc ha detto...

Cristo, io sono impegnato a studiare un'approfondimento sulla visione della donna dal '300 al '400, penso di staccare un po' venendo qui e mi trovo altre lacrime amare stilnovistiche.
Diamine, il mondo è una merda.

Comunque le donne sono tutte puttane [PREJUDICE MODE: ON]

Unknown ha detto...

Tranquillo, saranno le ultime "lacrime" in proposito :D

kurdt ha detto...

Già. Credo che sia questa la ragione, hai scritto senza tanti fronzoli, e finalmente hai usato pochi avverbi cazzo.

Sara ha detto...

Se fossimo vicini ti farei conoscere qualche mia amica!
Auguri!

Unknown ha detto...

Grazie per il pensiero Sara ;)
Buone feste!

diobrando74 ha detto...

Sono in grado di resistere a tutto, tranne che alle promesse lussuriose.

Unknown ha detto...

Beh, dipende dal contesto io riesco a resistere anche a quelle...

Castruccio ha detto...

Ha ragione Maroc.
Ha così ragione che non lo chiamo manco Il Maroc, stavolta.[prejudice mode still alive on]

Unknown ha detto...

A me piace dire che le donne son tutte puttane, ma solo quando non si tratta di madri/mogli/sorelle/figlie di qualcuno XD

Maroc ha detto...

E' per questo che non scriverai mai bene.
Ricordalo.

Unknown ha detto...

Maroc, in che senso?

Conte di Montenegro ha detto...

Quoto Maroc!! Le donne sono tutte puttane!

Maroc ha detto...

Drì: Ti fai troppe seghe mentali. Easy, lad, easy.
La vita è semplice, siamo noi che la complichiamo istintivamente. Rasoio di Occam, o se preferisci, Rasoio di Hanlon.
Valgono per entrambi i casi.

Conte: Mi riquoto :D

Unknown ha detto...

In questo caso preciso, e soprattutto in questo periodo, non mi sembra di stare facendomi seghe mentali.
Insomma, non c'era bisogno di tirare in ballo la mia capacità di scrivere con un post così.
Poi vabbè, è un commento che lascia il tempo che trova, come tutta questa discussione... volevo solo capire cosa intendevi e, soprattutto, se quel commento era rivolto a me.

D. ha detto...

Spero che con la mia foto ritoccata avrò il posto in classifica :-)))

Unknown ha detto...

Anche se non è ritoccata, con una tua foto avrai il posto ;)

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