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Recensione: Dylan Dog

Lo so, è gia stata fatta da Drink, l'unico blog videoludico blablabla, ma sono appena tornato dal cinema dove, grazie alla scheda Cinema 3 ho potuto vedere questo film gratis, e siccome ero da solo devo raccontare a qualcuno com'era il film, e dove ha toppato, anche se in effetti scrivere che è un film dimmerda non va poi tanto lontano dalla verità.
Ma procediamo con ordine.


Partiamo con la trama: nei primi due minuti, con la voce narrante di quello che dovrebbe essere Dylan Dog, veniamo messi a conoscenza del fatto che il personaggio nato dalla matita di Tiziano Sclavi, che risiede a New Orleans, ha mollato il suo lavoro per andare anticipatamente in pensione, mollando il mondo dell'occulto e dell'incubo, e dedicandosi ad un lavoro più tranquillo come quello di investigatore privato, assieme al suo fido assistente Marcus. Ma ovviamente come si può immaginare, si ritroverà coinvolto in una faida tra Licantropi e Vampiri...
Potrei fermarmi qui, visto che l'aspettativa di ogni amante del fumetto viene gambizzata (Dylan risiede a New Orleans), torturata (Dylan non è più un indagatore dell'incubo) e freddata con una pallottola in testa in pochi istanti (Dylan ha un assistente che si chiama Marcus).

La locandina è di una spocchia immane!

Come se non bastasse, altri riferimenti al fumetto vengono stravolti: l'auto di Dylan, invece di essere un maggiolino bianco targato DYD666, è un maggiolino nero targato DYD187; invece di abitare in Craven Road, Dylan abita in Rue Craven; Dylan suona poche note sgrause con il clarinetto, invece di saper suonare il "trillo del diavolo".
Ovviamente nell'appartamento di Dylan scordatevi campanello che urla, statue di mostri e salottino inglese, anche se, ad onor del vero, la scrivania con chincaglieria varia e galeone da costruire c'è.
Per il resto, le invenzioni del film non si contano: prima di andare in "pensione", Dylan era il giudice imparziale nominato dal popolo dei non-morti per indagare sui reati compiuti da questi ultimi; Dylan ha un campionario di pellicce di licantropo, ed utilizza un metodo investigativo scientifico, simile a quello di Sherlock Holmes; Dylan usa proiettili di legno(!!!) per uccidere i Vampiri, ed ha un tirapugni in argento(!!!) per combattere i Licantropi.

Cambierei il motto in alto con "ogni fumetto ha il suo film"...

Ovviamente il fatto che il film sia ambientato a New Orleans significa che non vedremo nessuno dei personaggi caratteristici della serie: Block, Groucho, Lord H.G.Wells, la signorina Trelkowsky... neanche Jenkins! Anzi, di poliziotti nel film non se ne vede neanche uno!!!
Questo però non impedisce ai protagonisti di usare normali espressioni colloquiali londinesi: infatti avremo l'occasione di sentire Dylan mentre si produce in un pessimo "right!", che suona quasi come "vrait"; altrettanto ridicola l'espressione "old man" pronunciata da Marcus, che forse doveva suonare come il classico "old boy" dell'ispettore Block.
Anyway, per due volte Dylan si arrischia nella sua esclamazione preferita, Giuda Ballerino, e per due volte il senso di straniamento è allarmante. Sarebbe meno fuori luogo se foste voi a dirlo, a voce alta e durante una messa!
E che dire dell'attimo in cui la voce narrante tira fuori il suo famoso "5° senso e mezzo"... inaccettabile.
Per tutto il film sembra di vedere uno scialbo Clark Kent che, smessi i panni di SuperMan, abbia indossato quelli di Dylan Dog per una festa di Cosplay, e si diverta ad andare in giro interpretando l'indagatore dell'incubo. Ed il senso di questa frase risulta ancora più veritiero, quando scopriamo che è proprio l'attore di SuperMan Returns, Brandon Routh, ad interpretare Dylan. Che tra l'altro non somiglia chissà quanto al personaggio di cui copre il ruolo... non basta mica una camicia rossa per essere Dylan Dog, checcazzo!

Non gli somiglierà troppo? O_o

Tra una puttanata e l'altra, "Dylan Dog - Il Film" è più simile ai vari Underworld e Blade che ad una trasposizione del fumetto. E' uno stupro inaccettabile, una pellicola approssimativa che si limita a prendere 2 o 3 spunti da un fumetto, ricamarci sopra q.b. e farcirlo di misticismo e puttanate varie.
La cosa brutta è che nonostante tutto, questa è la trasposizione cinematografica più simile al fumetto che esista. Anni fa c'è stato "Dellamorte Dellamore", filmetto niente male ISPIRATO dalla storia di Dylan Dog, ed interpretato da una acerba ma gnoccolona Anna Falchi, ed un azzeccatissimo Rupert Everett. All'epoca si ebbe un gran parlare di questa pellicola, che nonostante le differenze dal fumetto venne acclamata dai fan della serie, se non altro perchè non aveva la pretesa di essere il film di Dylan Dog (ma, a quanto pare, la cover del dvd ha la pretesa di essere il film da cui Sclavi ha tratto ispirazione per creare l'Indagatore dell'Incubo O_o").
E tra l'altro Rupert Everett, a distanza di anni, ci starebbe ancora bene, nei panni del nostro Indagatore dell'Incubo. Certo, forse con uno o due ritocchini...

Rupert Everett/Dylan Dog... gemelli separati alla nascita?

Insomma, se volete andare a guardare questo film come fan del fumetto Dylan Dog, non fatelo, per evitare violenti conati di vomito. Se invece andate al cinema, pronti a scusare le innumerevoli pecche, e senza la pretesa di vedere un film su Dylan Dog, allora forse il film che vedrete potrebbe risultare piacevole.
E se ancora non avete capito l'antifona, gustatevi il trailer, e dopo, se avete tempo, leggetevi qualche commento del filmato. Vi aiuterà a cambiare idea, qualora vogliate ancora vedere stammerda!


"Non serve un piano, solo pistole più grandi" Ma vaffanculo!

Oltraggio su oltraggio, invece della solita gnocca che Dylan si spupazza fin dall'inizio, scopriamo una figa di legno di nome Anita Briem, che il nostro Old Boy non si farà fino a 3/4 di film, per paturnie legate alla sua precedente fiamma. Ecco una foto della tizia:

La sorella di Pinocchio!

Fortunatamente qualcuno ha deciso di usare un pò di sale in zucca, ed includere nomi famosi nel cast di questa pellicola che, continuo a ribadirlo, risulta oscenamente distante dal fumetto. Sto parlando di Peter Stormare, che ha recitato in un sacco di film e serial tv, quasi sempre nella parte del cattivo psicopatico (uno su tutti nella parte di Lucifero, nel film Constantine). E poteva mancare un wrestler all'appello? forse, ma chiunque curasse il casto di questa pellicola non la pensava così, ed ha scritturato il famoso Kurt Angle per recitare nella parte di un Licantropo, lo stesso lupo mannaro che si prende un colpo di tirapugni d'argento in faccia.
Tutto questo ovviamente non basta a salvare il film dall'oblio in cui i fan del fumetto lo faranno presto cadere. E dire che ci voleva poco a fare un film come Sclavi comanda...

Questa foto è più vicina al vero Dylan Dog di quanto non lo sia questo film!

20 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Forse bisogna solo accettare che certe opere NON possono diventare un film.

Perché, siamo seri, il Dylan sclaviano è classificabile uno sfigato sociopatico, per i parametri attuali, e quindi davvero inutili a creare un personaggio che sia al contempo godibile e non devastante per le casse della produzione - perché, no, non bastano i fan del fumetto a farti rimettere i soldi di una produzione hollywoodiana.

Black75 ha detto...

cazzo, Drì: meglio Skeleton Man!!!! e te (ce) l'aveva persino detto Emix che faceva cagare!!! hai sprecato un film a gratisse, meglio se ti vedevi "I ragazzi stanno bene" che almeno ti facevi 2 risate. Comunque non sono d'accordo sul fatto che non si potesse trasporre degnamente questo personaggio, mito della mia gioventù, sul grande schermo.
Anzi!
Bastava ricreare la fumosa Londra surreale, aprire con un crimine che puzza di soprannaturale ed un ispettore Block in evidente imbarazzo che chiede aiuto al suo amico indagatore dell'incubo!
Essì, diavolo, anzi: giuda ballerino, si doveva chiamare Everett, il suo Francesco Dellamorte (quasi collega italiano del nostro Dylan) è superbo!
Filmaccio di MERDA! Ora posto anch'io l'avvertimento di non andare a guardarlo! Boicottiamolooooo!!!!

SCIUSCIA ha detto...

Comunque non hanno mai detto che Dellamorte Dell'amore fosse fosse ispirato ad DD, ma solo che il romanzo di Sclavi dal quale il film fu tratto fu da prototipo per il personaggio.

Il chè è comunque falso, in realtà l'unico legame tra le due opere è Everett, che, lui, sì, ispirò a Tiziano il personaggio di Dylan.

Black75 ha detto...

Ciò che dice Sciuscià di Everett è vero.
Comunque un paio di volte, nel fumetto, Dylan cita Francesco come "suo amico italiano".

Unknown ha detto...

Ok, Dellamorte Dellamore non è ispirato al fumetto, però resta il fatto che è più somigliante Everett a Dylan di quanto non lo sia Superman dei miei coglioni!
Cioè, posso capire che un film non si rifà delle spese solo con i fan del fumetto da cui è tratto, però bastava davvero poco a sistemarlo... potevano ambientarlo a Londra, e gia un passo avanti ci sarebbe stato... potevano pitturare quel cazzo di maggiolone nero targato DYD187, che non costa poi tanto... accorgimenti simili, per avvicinarlo al fumetto... eppoi, che cazzo! L'unico Groucho che c'è nel film si intravede due volte in una foto, assieme a quello che dovrebbe essere Block!!! Al suo posto hanno messo una mera caricatura chiamata Marcus, che non è capace neanche di fare la spalla, e che diventa zombie!
Come ho detto nella recensione, sembra davvero che girino intorno alla figura di Dylan tenendo le dovute distanze per concedersi quante più licenze possibili. E tutto questo per un fan della serie è inaccettabile.
L'errore più grande di questo film è proprio quello di provare ad essere come il fumetto, non facendolo appieno e quindi non riuscendoci.
Sia chiaro, continuo a pensare che di per se il film sia valido... soprattutto se lo chiamassero Adam Monroe ed eliminassero ogni riferimento al fumetto. Sarebbe comunque una storia che si regge di suo...
Nonostante tutto son d'accordo con te Sciuscia, non tutte le opere possono essere trasposte sul grande schermo... però continuo a dire che per quanto riguarda Dylan Dog, gli autori si siano semplicemente complicati la vita. Bastava molto meno per far contento lo spettatore medio. Non c'era bisogno di scomodare Belial e qualche artefatto antico per tenere sveglio il vecchietto accanto a me che ronfava allegramente; non c'era bisogno di Marcus per far ridere quei 3 minchioni che stavano alle mie spalle; e non c'era bisogno di tirare in ballo una guerra tra non morti per appassionare il bambino seduto una fila davanti a me...
E per me? bastava farmi vedere il film di Dylan Dog, e non una mera imitazione hollywoodiana, che mi sono stancato di supereroi che prendono certe pezze da sfondare il muro, e poi si rialzano come nulla fosse.

E Cmq sono andato a guardarlo gratis, perchè volevo provare la scheda 3... gli altri film visionabili gratis erano delle merde più merde (e figurati se ci passano gratis qualche filmone!).
Volevo anche sperimentare l'esperienza di andare al cinema da solo... non male, direi...

diobrando74 ha detto...

Continuo a leggere inesattezze riguardanti il povero Dylan. Pertanto, da suberbo professorino qual'io sono, non posso esimermi dall'intervenire nella discussione. :D

@sciuscia: "il Dylan sclaviano è classificabile (come, n.d.diobrando) uno sfigato sociopatico per i parametri attuali"? Eh? Scusa? Abbiamo letto gli stessi fumetti? Perchè l'Indagatore dell'Incubo di Sclavi era (e lo è tuttora) un antieroe simpatico, fallibile e anticonvenzionale, altro che quella merdina pseudo-moralista, perfettina ed irritante spacciata per Dylan dell'attuale generazione.
E poi passi pure il "sociopatico" (Dylan "condivide" le identiche fobie dell'autore, in effetti), ma definire "sfigato" uno che rimorchia più figa di Silvio.. :)

@Driller: Dellamorte Dellamore, il film di Soavi, è tratto dall'omonimo romanzo di Tiziano Sclavi. Alcuni tratti del carattere di Francesco Dellamorte, il protagonista della vicenda, verranno ripresi dallo stesso Sclavi per modellare il personaggio di Dylan Dog.
La veste grafica dell'indagatore di Craven Road, esplicitamente basata sul volto ed il fisico dell'attore Rupert Everett, è stata curata dal bravissimo Claudio Villa, autore anche delle copertine del primo ciclo "dylaniato".
Moltissime infine (checchè ne dica Sciuscia) le analogie tra Dellamorte Dellamore (libro e film) con il personaggio di casa Bonelli: lo humour nero sempre presente, le situazioni grottesche, il pessimismo cosmico, il sesso, le tematiche horror, il modellismo.
Sclavi, da sempre amante delle citazioni, arriva persino a citare se stesso nello Speciale Dylan Dog n.3: "Orrore Nero", dove Francesco Dellamorte, custode del cimitero del paesino italiano di Buffalora, è il vero protagonista (e motore) della vicenda, con Dylan genialmente "declassato" a semplice comparsa.

diobrando74 ha detto...

Ho scritto "suBerbo professorino".. LOL.

SCIUSCIA ha detto...

Massì, dai, uno sfigato, perché per i parametri hollywooddistici non puoi essere un eroe se giri con una macchina scassone, se spari con un revolver arrugginito, se come hobby suoni il clarinetto e costruisci un galeone-teladipenelope, se vivi con un tizio strambo che è uguale a Groucho Marx, se sei un indagatore dell'incubo che per primo non crede nei casi che i suoi clienti gli sottopongono... e via dicendo.

Bloody hell!

Unknown ha detto...

Giuda Ballerino, col cazzo che vado a vedermelo, non posso rovinare i miei sogni fumettosi! E dylan fa sesso in una maniera arf arf grrr mmm! No dai adesso mi hai fatto venir voglia di leggermi qualche storia, meno male che ho sempre la scorta di dylan dog a casa!

diobrando74 ha detto...

@Sciuscia: ecco spiegato il perchè gli americani NON DOVEVANO GIRARE UN FILM SU DYLAN (e, più in generale, NON DOVREBBERO GIRARE FILM). Un EPIC FAIL annunciato, insomma. Sconforto & umiliazione. Giuda ballerino. :(

Unknown ha detto...

@DioBrando:
Epic Fail annunciato, anzichenò!
E ribadisco che se avessero chiamato il personaggio di questo film diversamente, forse l'indignazione sarebbe stata minore... ma forse per motivi di diritti non potevano creare un indagatore dell'incubo così simile al nostro Dylan...

@Sciuscia:
Sfigato in quel senso effettivamente rende l'idea... però Dylan Dog non mi sembra un personaggio "scomodo" per un film di Hollywood... e se anche lo fosse, sarebbe ora che il cinema italiano si decidesse a dargli un dovuto riconoscimento sul grande schermo. Altro che quella merda americana che ho visto ieri!

@Mesic:
Se non vuoi rovinarti i sogni fumettosi, non guardarlo davvero sto film... "Dylan Dog - il Film" sta a Dylan Dog il fumetto come Dragon Ball Evolution sta a Dragon Ball fumetto...
uno stupro concettuale, insomma!

Ne approfitto per comunicare che vendo una 30ina di albi di Dylan Dog (tra cui 3 Color Fest, due Maxi ed altrettante raccolte) a 50 euro tutto!

diobrando74 ha detto...

..Quindi il post su Dylan era solo una pretestuosa macchinazione per infilarci di straforo la tua subdola inserzione in perfetto "e-bay style".

Bella idea. Mi piace.

Inizia a sparare un po' di informazioni (numeri dei singoli albi, stato di usura, ristampe o prima edizione) e poi se ne riparla. :)

Unknown ha detto...

DioBrando, diciamo che ho solo colto l'occasione al balzo :D

Cmq ecco i dati del blocco:
Albi speciali:
Dylan Dog Color Fest 1-2-3
Dylan Dog Grande Ristampa 5-6
Maxi Dylan Dog 10
Dylan Dog Special 20
Dylan Dog su "i Classici del fumetto di Repubblica", con copertina cartonata e 6 storie classiche

Serie regolare:
Dylan Dog Seconda Ristampa (leggermente usurati i frontespizi)
Numeri 39, 149

Dylan Dog Prima Ristampa (minimi segni di usura)
38, 216, 219

Dyla Dog Prima Edizione (condizioni variabili, lo scrivo accanto ai numeri)
63 Buone condizioni, un pò usurato sul frontespizio;
98 Buone condizioni, bordo copertina usurato
112, 114, 116, 119, 123, 125, 130, 131, 132, 135, minimi segni di usura
162 minimi segni di usura, a parte un graffio abbastanza evidente sull'angolo basso a sx della copertina... qualcuno ci aveva attaccato dello scotch biadesivo...
217, 245, 250,251,252,253,254,255,271,276,277,286 perfetti da edicola :D

E come tocco finale... numero 100 MINT, perfettamente conservato in busta da collezionismo ;)

Unknown ha detto...

Ovviamente il numero 100 è prima edizione ;)

diobrando74 ha detto...

Ah, ma si tratta per lo più di titoli recenti. Speravo in qualche numero un po' più datato (e prima edizione). Pensa che i primi cento numeri io li possedevo tutti (e prima edizione, pure) e circa 10 anni fa sono stato costretto a venderne la maggior parte a causa di, ahimè, difficoltà economiche. :(

Unknown ha detto...

Eh, immaginavo che non ti interessassero... vabbè, proverò ai mercatini...
In bocca al lupo ;)

diobrando74 ha detto...

Eh, stiamo parlando di 10 anni fa!

Adesso va molto meglio.

Ora sono disoccupato. :D

Unknown ha detto...

Anche io son disoccupato... spero ancora per poco...

diobrando74 ha detto...

Disoccupati di tutto il mondo, UNITEVI ('spetta, chiamo anche Emix)! :)

Unknown ha detto...

Si, uniamoci che andiamo a distruggere le sedi delle agenzie di lavoro interinale, che non servono ad un cazzo!!!

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