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Modellismo, che passione!

Forse non tutti sanno che a volte, per occupare il mio (fin troppo) tempo libero, metto da parte videogiochi, uscite e pornazzi per dedicarmi ad un passatempo contagiatomi da un amico di infanzia e tutt'ora grande amico: il modellismo statico.
A dire il vero è un hobby che per qualche tempo ha impegnato anche mio padre, ma lui si è dedicato solamente a modellini di aerei, ma essendo un (ex) militare è più che ovvio. Io invece, apprese alcune basi da colui che ha donato il seme per la mia concezione, ho tenuto vivo l'hobby fino a quando il mio amico non mi ha passato i germi di quella che di li a qualche anno sarebbe diventata una vera e propria passione. Ed in effetti adesso vado pazzo per il modellismo, ma mi interesso principalmente di giochi di miniature, che per gli appassionati si traduce in Warhammer, Warmachine e robaccia varia. Per i profani invece, basti dire che i giochi di miniature si possono facilmente ma altrettanto grossolanamente definire come "i soldatini per adulti", ovvero niente più "Bang! il mio soldato ha ucciso il tuo generale", ma il tutto regolamentato e congiunto all'aiuto dei dadi e di un metro.

Le miniature in sè possono essere di varia fattura (fantasy, fantascientifica, mostruosa, mitologica e via dicendo) e materiale (plastica, resina, metalli leggeri). In realtà quest'hobby racchiude in sè ben più del semplice gioco. C'è la parte collezionistica, quella vera e propria modellistica, quella pittorica, la parte strategica ed infine quella di gioco.
Vediamole una per una.


Il collezionismo, nei giochi di miniature, prevede l'acquisto di uno o più modelli, a seconda del gioco a cui ci si prepara. Confrontation, Mordheim, Warmachine sono 3 esempi di giochi in cui, per iniziare, bastano pochi pezzi e nella maggior parte dei casi, una spesa inferiore ai 50 euro; Warhammer Fantasy e 40k invece rappresentano i giochi che richiedono un maggiore investimento economico ed un maggior numero di modelli.
Ma se è vero che tutti i giocatori di questi strategici da tavolo sono in varia misura dei collezionisti di miniature, non è sempre vero il contrario. Molti collezionisti, infatti, si limitano a comprare i pezzi a cui sono più interessati dal punto di vista puramente estetico e artistico, e non seguono solo un gioco, ma hanno modelli di varia fattura.
Per quanto mi riguarda, pur essendo nato come giocatore, da qualche tempo ho accantonato le partite per dedicarmi al puro collezionismo. Non ho una collezione invidiabile, ma nel mio piccolo son fiero dei miei pezzi.

Una mia miniatura

La parte modellistica include in sè tutti gli interventi che si possono fare sulle miniature: scolpitura, modifica, assemblaggio, imperniatura. Non ho mai provato a scolpire da zero una miniatura, anche se mi sono interessato più volte dei metodi di lavorazione e delle tecniche varie. Invece, adoro le modifiche, e le applico ogniqualvolta sia possibile.
La modifica di un pezzo ti permette di renderlo unico, incredibile e, soprattutto, tuo. Le modifiche leggere sono semplici, e tutti le possono fare. Ma per quelle più complesse c'è bisogno di calma, abilità manuale e molta inventiva. Ho visto semplici modifiche trasformare completamente dei pezzi, trasformando, ad esempio un prode guerriero della luce ad un abominio delle tenebre; ho visto altresì modifiche teoricamente incredibili venire realizzate in maniera grossolana e rovinare irrimediabilmente un modello. Ovviamente la modifica non è obbligatoria, molti modellisti non la applicano neppure. Oltretutto è meglio non modificare una miniatura piuttosto che rovinarla, ma mi rendo conto che spesso non si resiste alla tentazione di personalizzare un modello, di aggiungere qualcosa come pezzi di altri modelli (i cosiddetti bits, elementi avanzati da miniature con un largo set di parti aggiuntive), o segni di usura o dell'età, ad esempio graffi ed ammaccature su uno scudo.
L'assemblaggio invece è una fase piuttosto semplice, solo a volte si trasforma in una sfida oltre l'umana comprensione. Son momenti in cui avresti voglia di prendere e sbattere tutto al muro, colla compresa. Fortuna che a volte, laddove è possibile, ci viene in aiuto la tecnica dell'imperniatura. Essa consiste nell'inserimento tra un pezzo e l'altro di un piccolo perno in metallo, che permette una presa migliore della colla, e supporta meglio la struttura di miniature con elementi pesanti. Come ad esempio la coda di un drago.

La pittura, nonostante sia parte integrante di questo hobby, è spesso sottovalutata. Molti giocatori, comprensibilmente, si limitano ad assemblare frettolosamente le loro miniature per iniziare a giocare il prima possibile. In questo modo la modifica e la pittura vengono tralasciate perdendo, secondo me, una grande fetta dell'hobby.
Altri modellisti invece pitturano a livello tabletop, giusto per. Questo risulta più accettabile, permette di iniziare abbastanza in fretta il gioco, soprattutto se si procede "a batteria" e non un modello per volta. Insomma, è la via di mezzo per seguire questo hobby in maniera piacevole e soddisfacente.
Poi ci sono i pittori impegnati, quelli che pitturano ogni singolo pezzo ad un buon livello. Io mi identifico in questa categoria, benchè non ho ancora una tecnica splendida, ma me la cavo egregiamente, e salvo qualche eccezione i miei pezzi son sempre ben apprezzati, ma niente a che vedere con i pittori professionisti.
Questi ultimi son quelli che solitamente non giocano, per preservare tutto il tempo a disposizione per pitturare le loro miniature o quelle di altri. Solitamente i loro pezzi vengono venduti all'asta, o comunque mai giocati. Per intenderci, sono i pittori che partecipano ai concorsi, che vincono classifiche e che ogni amante dell'hobby conosce.

Infine arriva la parte strategica, strettamente correlata al gioco, permette di gestire le proprie miniature e scegliere quelle più opportune da giocare per la partita che si dovrà affrontare. Per una partita tra amici si gioca per divertirsi, e capita spesso di immedesimarsi nei personaggi che "combattono". Spesso alcuni giocatori scrivono quello che nell'ambiente è chiamato Battle Report, o Racconto di Guerra, romanzandolo e trasformandolo in un vero e proprio racconto. Il brano risultante di solito è riconducibile alle tematiche e schemi di gioco, ma per un profano risulta solo un racconto breve molto fantasioso, e facilmente collocabile in un contesto più ampio.
La parte strategica dei giochi di miniature comunque c'entra poco e niente con i Battle Report, ed entra in gioco molto blandamente durante le partite tra amici, salvo quando c'è in vista un torneo.
Con un torneo di mezzo i giocatori, anche se amici, tirano fuori i denti, spulciano i regolamenti e provano combinazioni differenti per aumentare le possibilità di vittoria. Esistono tornei a tutti i livelli, ed i giocatori migliori arrivano a giocare per il titolo mondiale.
Ovunque è pieno di persone che per tutto il giorno lavorano sulle ArmyList (le liste dell'esercito) per migliorarle, rosicchiare quel punto che permette l'inserimento di modelli fortissimi, e ridurre al minimo gli aspetti negativi della lista che andranno a schierare. Addirittura, per questo motivo nascono dei veri e propri forum online, per discutere se è meglio mettere un modello fortissimo o due meno forti, e via dicendo.
Insomma, le stesse discussioni che nascono per il calcio vengono riportate nel modellismo statico strategico.
Vabbè, per ora vi ho scassato abbastanza le palle, direi che per le foto delle mie miniature possiamo risentirci!

9 commenti:

kurdt ha detto...

Ho sempre apprezzato W40k ma immagino che i 40K SIANO relativi alle migliaia di euro necessarie per avere un esercito decente.

D. ha detto...

eddai pure io faccio la stessa cosa, con formiche vive che schiaccio poi riassemblo con la colla...

Emix ha detto...

ah ah, kurdt mi ha fatto rotolare :D

Quindi tuo padre era un militare? ecco perchè non ti droghi, tutto torna!

Unknown ha detto...

@Emix:
E chi l'ha detto che non mi drogo? :D
Solo perchè la mia droga è differente dalla vostra non significa che non si tratti di droghe a tutti gli effetti ;)

@Diz:
Sei crudelissimo... e questo mi piace ;)

@Kurdt:
Immagini bene XD

Unknown ha detto...

Tu sniffi colla ecco qual è la tua droga Drì!

Unknown ha detto...

Beccato :P
Però devo usare la Pritt, perchè la superattack si incolla a terra prima ancora che la possa sniffare :D

Ettore ha detto...

Alloa la Coccoina cosa diavolo l'hanno inventata a fare?

Anonimo ha detto...

Questa è una delle robe più nerd che abbia mai letto.

Unknown ha detto...

@Ettore:
La coccoina l'hanno inventata per dare una scusa agli spacciatori, vista l'assonanza con la lontana parente.

@Benza:
Grazie, sono ben lieto :D

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