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L'importante è la salute...?

Come promesso, eccomi qua.
Stavo giusto scrivendo un altro stato su facebook, per condividere con tutti il fatto che oggi, per la prima volta, non son riuscito a mettere almeno 12 litri di benzina con 20 euro di carburante... e questo mi ha portato a pensare che la situazione è davvero grave...


Ok, forse per chi mi legge sono un altro viziato figlio di papà, che non ha motivo per lamentarsi di come va la società, visto che magari naviga nell'oro. Beh, fatemi partire con una premessa: io non sono un ereditiero, e benchè me la passi meglio di altri, ho i miei problemi ed il mio bel daffare per tirare avanti.
Insomma, ognuno ha le proprie croci, eppure qualcuna in comune cel'abbiamo... una fra tante la situazione in cui versa il nostro stato.
Lungi da me fare ramanzine a questo od a quel politico, dico solo che a grandi linee sono d'accordo con chi dice che la riduzione dei privilegi della casta politica sarebbe la mossa migliore per ridurre le spese pubbliche e non far gravare tutta la manovra sul popolo.
Ma anche senza dire questo, ogni persona capace di fare un ragionamento logico si renderà conto che l'ipocrisia del governo è facile da percepire quanto difficile da accettare: un capo di governo, che sia Monti, Berlusconi o mio nonno, non si può permettere di dire che "in tempo di crisi dobbiamo TUTTI fare dei sacrifici", quando i primi a non farli sono proprio i politici.

Ma tornando al prezzo della benzina, lasciatemi dire che è una indecenza: non ho ancora 31 anni, ma mi sento vecchio se ripenso che fino a pochi anni fa riuscivo a mettere 19 litri di Diesel con 20 euro... ed il 50% di questo prezzo finisce dritto dritto nelle casse dello stato... c'è qualcosa che non quadra, è una sensazione troppo forte... ancor più forte se penso al profondo senso di frustrazione che mi provoca il pensare che vorrei stravolgere il sistema, eppure non posso... non da solo.
Hanno ragione i gruppi che ci chiedono di unirci, tutti quanti noi italiani, sotto la bandiera della protesta, della giustizia. E non per noi soltanto, ma per i nostri figli, ed il loro futuro. Ma non serve a nulla organizzare scioperi dal benzinaio per un giorno, se prima e dopo la data stabilita tutti facciamo il pieno.
Suvvia, cerchiamo di mandare il messaggio giusto: NON CI STIAMO PIU'...
Ma siamo un paese di egoisti, un paese di Schettino (come ha detto una volta un mio amico): ognuno pensa a sè, e soltanto quando non possiamo fare altrimenti cerchiamo di metterci insieme e superare le difficoltà... ma che male c'è a stare sempre uniti?

Ora mi immagino il classico moralista/ottimista, che non sapendo cosa dire tira fuori il classico luogo comune, sul fatto che si, la situazione non è delle migliori, ma "almeno abbiamo ancora la salute"...
Abbiamo ancora la salute... ripenso all'incidente che ho avuto 2 anni fa, alla frase "almeno non ti sei fatto male" che mi ha accompagnato per mesi, e tutt'ora, se racconto questo episodio, qualcuno ha l'irrefrenabile impulso di tirarmi su il morale con questa frase... son gesti che ti fanno sentire meglio, ma neanche più di tanto... arrivi a pensare che si, stai bene, ma devi comunque affrontare dei casini indicibili, che nel mio caso erano tutti legati all'auto andata distrutta...

Ed ora? ora c'è un paese sull'orlo della bancarotta (che non è ancora stata dichiarata grazie ai falsi in bilancio, ne son sicuro, oltre alle pressioni di altri stati che non vogliono rischiare una crisi dell'Euro). Ora cerchiamo di sopravvivere con i salari che stanno tra i più bassi d'europa, mentre i nostri politici se la godono a piangere miseria (Stronzi). Ora affrontiamo la disoccupazione crescente, raccogliendo ogni più misero lavoro che troviamo... passi che anche i lavori sporchi vanno fatti, ma non mi scende quando mi trovo costretto a spaccarmi il culo per pochi euro... Ora affrontiamo una crisi, un baratro nel quale rischiamo di cadere da un momento all'altro... e lo stato che fa? invece di darci una mano, lanciarci una corda e tirarci su, in salvo, ci schiaccia le dita, ci schernisce e ride dei nostri sforzi: quello che scherza dicendo che i posti fissi sono noiosi, quell'altra che ci prende per il culo dicendo che vogliamo stare vicini a mamma e papà...

La cosa divertente poi è che tutti gli italiani sono arrabbiati per questa situazione, ed in un modo o nell'altro, che sia scendendo in piazza od anche solo postare insulti su Facebook, si fanno sentire... certo, potrebbe non servire a rovesciare lo stato... ma è chiaro che tutto questo malessere non interessa ai politici italiani... Loro se ne sbattono altamente della nostra situazione, dall'alto dei loro seggi al parlamento/senato... la manovra del governo va avanti, ed a loro sta bene così... fin quando non si toccano i loro interessi: appena si è parlato di eliminare vitalizi e privilegi, si è scatenato il caos!
E allora dietro front del governo, i privilegi rimarranno, e anzi, vi daremo un aumento... aumento che è stato programmato in segreto, per poi essere eliminato pubblicamente... e non venite a dirmi che non è stato un raggiro bell'e buono per fottere gli italiani e fargli dire "ah, vedi che adesso si ragiona"?
Sveglia! Quei soldi non erano ancora stati spesi, è chiaro che non rappresentano un guadagno nel bilancio, è stato un modo per convincervi che la casta rinunciava ai suoi privilegi...
Che poi, ragioniamoci un attimo su... i politici si sono lamentati per l'eliminazione delle loro agevolazioni, e lo stato li ha accontentati... allora perchè non farlo anche noi? O dobbiamo aspettare ancora? d'altronde avremo a che fare con il mondo del lavoro per altri 50 anni... se tutto va bene!

Insomma, mettetela come volete, abbiamo un pessimo futuro che ci attende, e quel che è peggio è che forse, nonostante tutto, sopravviveremo al 2012...
Ma hey, abbiamo sempre la salute!

E scusate lo sfogo...

20 commenti:

D. ha detto...

Ti presento la situazione in parlamento stamattina...

10.29 - Presenze in aula: sedici del Pd, quattro del Pdl, quattro dell'Udc, due della Lega, uno di Fli

Unknown ha detto...

Immaginavo... come immagino che gli assenti avranno comunque la loro giornata pagata...

Conte di Montenegro ha detto...

Gli assenti avranno anche la benzina pagata... e l'auto blu.. e il pranzo... e ecc

Unknown ha detto...

CVD...

kurdt ha detto...

Le tasse sulla benzina sono sacrosante, per come la vedo io dovrebbero essere ANCORA PIù ALTE, e si dovrebbero utilizzare i proventi per potenziare i sistemi di mobilità pubblica. (ovviamente so che questo non succede).

Riguardo al resto, l'unica è emigrare, tanto lamentarti non ti porterà da nessuna parte, fai il biglietto e parti da qualche altra parte.

Unknown ha detto...

Potendo lo farei anche subito...
Comunque le tasse saranno pure un male necessario, fintanto che non ci tassano anche l'aria ed il buco del culo... ma ora come ora stiamo un pò esagerando...

Unknown ha detto...

Scusami non riesco a leggere, troppi puntini di sospensione, soffro di claustrofobia!

Unknown ha detto...

Hehehehe, figurati :D
E bentornata ;)

Maroc ha detto...

La banfa sui politici è immor(t)ale.
Se sono lì è perchè ce li abbiamo messi noi, e adesso ce la prendiamo in culo e stiamo zitti e buoni.

Altrimenti, come già Kurdt dice, fare fagotto e bye bye Italy.

Unknown ha detto...

Immorale è eccessivo: non mi sembra sia immorale chiedere loro di fare quello per cui vengono pagati (profumatamente tra l'altro), e senza pretendere tutto da noi.
Anche sullo stare zitti e buoni non c'è molto da dire, visto che almeno finora la libertà di parola non cel'ha levata nessuno, anche se pare ci vogliano provare... Non tutti i politici li abbiamo messi noi al loro posto. Inoltre, se voti un politico non necessariamente voti anche gli altri.

Se fosse possibile fare fagotto come dite voi, molti lo avrebbero gia fatto... ma andarsene non è alla portata di tutti, anzi!

Maroc ha detto...

Si tratta semplicemente di ragionare per paradossi. Se accettiamo di pagare profumatamente una classe che ci spenna e ce la mette in culo, e siamo solo capaci di lamentarci dicendo "eeh, basterebbe abbassare gli stipendi dei politici", allora lamentarsi è immorale e CI MERITIAMO quanto ci viene fatto.
Non abbiamo il diritto di lamentarci di una situazione che NOI in prima persona abbiamo contribuito a creare. Abbiamo sicuramente il diritto di cambiarla, ma non mi pare siano stati fatti grandi sforzi.
Aveva ragione Tredici, quando dice che l'Italia è un paese di Schettino: siamo sempre pronti a lamentarci degli altri senza pensare minimamente a metterci in discussione e dire "mah, forse un po' è anche colpa mia". Siamo sempre pronti a scaricare le responsabilità sugli altri. Siamo sempre pronti a criticare, ma mai a fare qualcosa di costruttivo, perchè essere costruttivi significa FATICARE.
E votando un politico, stai indirettamente andando a creare anche l'opposizione. Cioè altri politici.

Per quanto riguarda il fare fagotto, consideriamo che il 70% degli italiani gestisce male il proprio denaro. Se si avesse un po' più di oculatezza, evitando di spendere in stronzate futili, forse le persone sarebbero all'estero e con prospettive migliori, invece che qui a piangere sul latte versato.

O sarà che invece è meglio morire di fame in vicinato piuttosto che faticare per spostarsi di qualche migliaio di chilometri e avere a che fare con una cultura totalmente estranea?
Siamo nell'era di Google e di Internet, crearsi contatti internazionali è molto semplice. Ma come per tutte le cose, ci vuole polso.
Se non lo si ha, accomodatevi accanto ai cento milioni di persone che nascondono i problemi dietro la solita lamentela pecorona verso la politica.

Se volere è potere, e potere è fare, qui non si fa perchè non c'è né potere né volere.
Semplice.

Unknown ha detto...

Beh, non parte da noi l'idea di pagare profumatamente la politica italiana, anche se è il risultato di anni di menefreghismo e di "fate tutto voi". E anche vero che ci si debba venire incontro a vicenda, così come è vero che l'italia è un popolo di schettino.
Però è anche giusto fare leva su questi punti ora che la situazione è in mano a gente che, almeno in teoria, dovrebbe sistemare le cose laddove è possibile.
Alcuni passi li hanno fatti, anche se si è trattato finora di aumentare tasse e costi della vita.
Si stanno muovendo nella direzione giusta in questi giorni, decidendo che i privilegi della chiesa sono insostenibili per lo stato, e quindi imponendo il pagamento dell'ici al vaticano.
Il punto però è che stanno facendo di tutto fuorchè abbassarsi quei cazzo di stipendi.
La maggior parte dei tagli effettuati finora va a gravare sulle spalle del popolo, e fino ad un certo punto mi sta bene.
Però se permetti mi girano le palle quando sento che "dobbiamo tutti fare sacrifici", e loro per primi se ne guardano bene!

Si, è un popolo di Schettino, son d'accordissimo. Siamo gente che preferisce il lavoro insicuro vicino a casa piuttosto che quello sicuro a distanza. E si, credo anche io che il 70% degli italiani amministrino male il proprio patrimonio.

Ma anche se fossi l'ultimo a lamentarmi di queste cose, continuerei a farlo, seppure non riuscissi a risolvere niente.
Forse lo faccio solo per sentirmi meglio, o forse spero davvero di convincere qualcuno ad unirsi alla "protesta"... Forse non potrò evitare l'inculata, ma di sicuro non rimarrò in silenzio nè fermo mentre continuiamo a prenderla in culo.

Dulcis in fundo, cambiare stato non è solo questione di volontà. Ci sono varie problematiche da affrontare, prima fra le quali la lingua.
Non è solo questione di volere, è che a momenti davvero non si può fare: preferisco vivere qui in sardegna e tirare avanti come posso, piuttosto che andare a vivere sotto un ponte in un altro paese... almeno finchè la situazione qui non sarà migliore del vivere sotto ad un ponte...

Cmq son disponibile a riprendere il discorso dal vivo, se ti fa piacere. Altrimenti continuiamo anche qui, senza problemi, per quanto dubito che riusciremo a trovare un accordo, viste le nostre vedute opposte sull'argomento.

Maroc ha detto...

Il punto è che anche se i politici ti facessero contento tagliando gli stipendi, la situazione non cambierebbe di una virgola.
Anzi, molto probabilmente avremmo una larga maggioranza di politici ancora più corruttibili di quanto già non lo siano... non credo ci sia bisogno di elencare le conseguenze. Che poi il Vaticano paghi o meno l'ICI son bazzecole. Io ho la netta sensazione che qui non stia cambiando un piffero a prescindere.
Non vedo poi perchè ti girino le palle ADESSO, quando è ormai da venti e passa anni, per quel che ho visto io, quando la logica è (per dirla alla Prohilax) "altri cazzi, stessi culi".
E' da anni che alla gente girano i coglioni, Poi sai che fa? Si lamenta e para il culo, perchè non ha voglia di fare un cazzo.

Quello della lamentela è uno scarico di coscienza molto blando, che in realtà non contribuisce chissà quanto a far sentire meglio la gente: o meglio, unisce tutti sotto la stessa egida così l'uno piange addosso all'altro e tutti si sentono fratelli felici. Al di fuori di questo pietoso idillio, nota bene, c'è comunque la merda più totale.
In aumento.

Dulcis in fundo, cambiare stato è ESCLUSIVAMENTE una questione di volontà. Le lingue sono sepre state un problema di chi è cresciuto a italiano e inglese scolastico (tralasciando il fatto che l'inglese scolastico bene o male lo parla il mondo intero, e quindi parlare di lingua è una cosa tremendamente relativa). Io non sono un imbecille, tu nemmeno: se io riesco da ottobre a oggi, con quattro ore scarse di spagnolo la settimana, ad arrivare al punto di reggere un discorso, allora puoi farlo anche tu.
Il problema lingua non esiste.

Il vero problema, credo, nasce quando mi dici che preferisci stare qui e tirare avanti come puoi almeno finchè la situazione non sarà migliore del vivere sotto un ponte. Beh, posso solo augurarti che qui il deserto odierno non si trasformi in merda fumante domani... ma entrambi sappiamo bene che la situazione NON migliorerà. Ragion per cui, io mi parerei il culo cercando qualche contatto estero. Foss'anche solo per aggiungere al curriculum che hai esperienza all'estero (per gli intelligentissimi italiani conta un sacco... sono solo gli altri imbecillissimi cittadini europei che lo danno per scontato).

Ti lamenti della prigione che anche tu hai contribuito a costruire, ma sembra che tu non abbia molti incentivi REALI per lasciarla. Il mondo esterno fa paura a tutti, ma è una paura che dipende da quanto sei disperato e da quanto è basso (o alto) il tuo limite di tolleranza alle inculate.
Questo è quanto.

Vado a letto, so' distrutto e domani c'ho due esami @_@

Unknown ha detto...

D'accordissimo con te su gran parte delle cose che hai detto, ma non ho capito la risposta sul mio esempio di vivere sotto ad un ponte...
Cmq vergognati, hai lasciato il commento numero 13!

Maroc ha detto...

In sintesi, alla frase "preferisco vivere qui in sardegna e tirare avanti come posso, piuttosto che andare a vivere sotto un ponte in un altro paese... almeno finchè la situazione qui non sarà migliore del vivere sotto ad un ponte..." ho risposto che nonostante ti auguri che qui la situazione non peggiori, sappiamo benissimo che ciò NON accadrà. Quindi cerca di buttare uno sguardo all'estero.
Tutto qui.

Unknown ha detto...

Ah, ok... allora avevo afferrato ;)

Castruccio ha detto...

Col cavolo che mi leggo tutti i commenti, dico soltanto che ho letto "l'importante è la palude".
Ho vinto.

Unknown ha detto...

Si, la palude che hai nel cervello!

Maroc ha detto...

MONSERRATO!!!!

Unknown ha detto...

Hahahahahahahaha Mattagazz!! XD

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