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Recensione: John Carter

Qualche giorno fa, finalmente, son riuscito a vedere John Carter al cinema. Ho dovuto aspettare per "dribblare" la versione 3D del film, che dilagava in ogni dove. Ed ora vorrei scriverne una recensione... breve, e priva di dettagli, ma colma di sensazioni.
E per farlo, userò un commento che ho lasciato giusto pochi minuti fa su un altro blog. Buona lettura!

"Mauro,
come te aspettavo questo film da quando l’industria del cinema ha iniziato a creare film dai più grandi libri mai scritti, cioè da sempre.
Ho amato il John Carter di Burroughs, e lo amo tutt’ora, e non a caso ho letto più di una volta i libri del ciclo.
Non sono uno sprovveduto: sapevo che il film mi avrebbe fatto storcere il naso in qualche modo, ed ero preparato… ma quando mi son seduto nella poltrona del cinema, e lo schermo si è fatto tutto rosso, la speranza che quel fantastico mondo che conosciamo, chiamato Barsoom (o Barsùm, vista la pronuncia presentata nel film) venisse rappresentato alla perfezione mi ha sopraffatto, eh ho dimenticato ogni precauzione, immergendomi nel film.
E subito, a freddo, la prima delusione, dall’avvio della vicenda, e man mano che il film proseguiva, scoprivo cose che non avevano motivo di esistere (John Carter aveva moglie e figlia? era alla ricerca di oro? era un disertore?)… per un attimo ho anche dubitato di conoscere davvero la saga… fortuna che i miei dubbi erano condivisi da mio fratello, seduto accanto a me nella sala, e da altri spettatori che mugugnavano a bassa voce…
Eppure, a fine proiezione sarei voluto rimanere li ad aspettare il seguito, un’altro film, per tornare con John Carter sul pianeta rosso…
Insomma, il film ha delle pesanti e sostanziali differenze dal libro, ma è stata una sensazione incredibile vedere sul grande schermo un Barsoom così ben dettagliato, le creature ed i personaggi della nostra fantasia prendere vita davanti ai nostri occhi… poi però ripenso a Woola, a quell’orrendo mostro dal cuore d’oro che è raccontato nelle opere di Burroughs, ed al tenero cucciolone rappresentato nel film Disney… e la delusione torna a farsi sentire.
Ok, ho scritto troppo, ora la faccio breve:
Chiunque non conoscesse le opere di Burroughs apprezzerà questa pellicola come un bel film, ma che sa troppo di gia visto (non sapendo che, come dici tu Mauro, gli ultimi 100 anni di fantascienza devono tutto al Barsoom di John Carter);
Invece, chiunque abbia letto il libro non potrà fare a meno di percepire che qualcosa non è andato per il verso giusto, che si poteva e si DOVEVA fare di meglio.
A questi ultimi sento di dover offrire un consiglio di tutto cuore: leggetevi il libro, tornate a combattere su Barsoom con John Carter, Woola e Tars Tarkas, e riuscirete a levarvi dalla bocca quel gusto amaro provato all’uscita del cinema."


E questo è quanto.
E non ho altro da dire su questo argomento (cit.).

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